L’impegno : Non si può dimenticare

“Da molti anni, si è convinti che solo i testimoni diretti abbiano il diritto di raccontare le proprie storie”, constata Hayashida. “Questo costituisce un grosso problema, legato alla loro età. Secondo me, dovremmo seguire l’esempio di ciò che è stato fatto con l’Olocausto. I testimoni dell’orrore dei campi di sterminio hanno trasmesso i loro ricordi ai giovani che hanno imparato e interiorizzato le loro storie, facendo sì che ora questi giovani possano parlare in nome delle vittime. Questa soluzione corrisponde a ciò che tento di fare qui in Giappone, diffondendo il più possibile le storie degli hibakusha nei licei e nelle scuole”.
Hayashida è stato uno dei membri fondatori del movimento SEALDs, l’organizzazione studentesca che tra il 2015 e il 2016 ha fatto campagna contro le leggi sulla difesa recentemente promulgate dal governo nipponico. Il giovane militante considera che le azioni del SEALDs abbiano molti punti in comune col movimento contro le armi nucleari. “Per me, lo scopo principale di tutte queste azioni è di ricostituire la dignità umana”, afferma. “Con SEALDs, l’intenzione è stata quella di difendere i valori democratici e le libertà individuali. Seguendo la stessa dinamica di pensiero, gli hibakusha non vogliono essere considerati semplicemente come le vittime della bomba atomica, ma come uomini e donne con una dignità da difendere. In fin dei conti, questi due movimenti si mobilitano in difesa dei diritti umani”.
Nonostante i SEALDs si siano sciolti nell’agosto scorso, dopo la vittoria alle elezioni senatoriali del partito liberal-democratico, attualmente al potere, Hayashida pensa che il gruppo abbia comunque contribuito sia a migliorare l’atteggiamento dei giovani verso le questioni politiche e sociali, sia a rendere più ricco e fruttuoso il rapporto intergenerazionale, cambiando lo sguardo degli anziani verso le nuove generazioni.

“Se devo essere onesto, tutto è cominciato in maniera molto spontanea e all’inizio non sapevamo molto bene in che direzione procedere”, riconosce. “Ma ci siamo resi rapidamente conto che anche un piccolo gruppo come SEALDs sarebbe stato capace di attirare l’attenzione di molta gente e di coinvolgere nell’azione molte persone. Abbiamo stabilito importanti relazioni coi media, con rappresentanti politici e con personaggi celebri come il musicista Sakamoto Ryuichi. L’esperienza e il percorso dei SEALDs sono forse conclusi, ma siamo ancora lontani dal raggiungimento di tutti i nostri obiettivi. Uno dei risvolti più positivi di questa avventura è stato l’aver dato una nuova dimensione all’attivismo militante di sinistra, dall’immagine ormai obsoleta e anacronistica. Abbiamo proposto nuovi modi per portare avanti le nostre idee. Questo è piaciuto molto a chi, da anni, era ormai diventato indifferente alle mobilitazioni sociali, in particolare le donne e gli studenti”.
J. D.