Itinerario : Tokyo versione fantastica

Parliamo ora di un luogo spirituale notoriamente definito come pericoloso e considerato maledetto da molti dei suoi abitanti. Il tasso di suicidi qui è allarmante; non appena qualcuno cerchi di avviare un’impresa, questa fallisce; e ogni qualvolta si costruisce un edifico, vi si dissotterrano ossa umane. È il distretto a est di Ueno, un’enorme fossa comune sconsacrata, dove le migliaia di vittime dei numerosi incendi, avvenuti durante il periodo Edo, sono state sotterrate senza ricevere gli appropriati riti funebri. Racconti di fantasmi a parte, questa zona merita di essere visitata per il cospicuo numero di edifici antichi. Molti di essi sono coperti di lamiere ondulate, probabilmente come protezione dal fuoco. Ci sono anche alcune case dell’anteguerra, costruite in fila, una dopo l’altra, in una strada situata dietro Moto Asakusa, dove vivevano le amanti di importanti personalità del passato. Questo luogo così particolare vale davvero una visita, soprattutto per gli appassionati di architettura storica. Arriviamo a Sôgen-ji, meglio conosciuto con il nome di Kappa-dera o tempio Kappa, poichè si possono trovare souvenirs dedicati a questi goblin con la testa di scimmia o di tartaruga, la cui sommità del cranio è costituita da una sorta di cavità riempita d’acqua. All’entrata ci accoglie una scultura in legno di una di queste delicate creature, nell’atto di trasformarsi. Come altri yokai, i kappa hanno la capacità di assumere diverse forme, compresa quella umana. In questi templi, si può anche ammirare una “autentica” mano mummificata di un kappa. Camminando nel distretto di Matsugaya, qualche metro più in là, si trovano altre statue e immagini diverse di questi piccoli, onnipresenti, esseri. Secondo la leggenda, il kappa del fiume Sumida, situato lì vicino, avrebbe aiutato la popolazione a fermare le incessanti inondazioni che si abbattevano sulla regione. Da allora, il commercio continua a fiorire, e ancora oggi il quartiere Kappabashi è conosciuto per la vendita di utensili da cucina e di forniture per ristoranti, comprese le imitazioni di alimenti in resina che si vedono nelle vetrine.
Altre bizzarre e paurose storie aspettano il visitatore quando arriva a Asakusa. Il tempio buddista chiamato Chingodô, per esempio, è consacrato ad un altro yokai: il tanuki, una sorta di procione. Noti esseri fastidiosi del folklore giapponese, i tanuki sono famosi per aver enormi testicoli che possono allungare a volontà e usare sia come utensili che some armi. Non lontano dal tempio siamo attirati dalle urla di persone spaventate. Provengono da Hana yashiki, il più antico parco di divertimenti del Giappone, e senza alcun dubbio uno dei meno sicuri. Poche persone sanno che inizialmente questo luogo era un giardino botanico, trasformato per accogliere spettacoli dell’orrore. La sua obake yashiki (casa stregata) era infatti abitata da un vero fantasma che, dopo la distruzione dell’attrazione, si sarebbe messo a errare senza fine per l’intero parco. L’ultima tappa di questo nostro piccolo tour è lo stagno delle vecchia strega, appena a est del tempio di Sensô-ji.
È il luogo in cui si trova un antico albergo diretto a lungo da un’orribile vecchia, che avrebbe assassinato molti suoi clienti a colpi di pietra, durante il sonno. La leggenda è diventata il soggetto di uno dei primi film horror giapponesi. Se siete così coraggiosi da visitare questo sito, di notte, potreste sentire delle urla provenienti dalle acque stagnanti che gli sono sopravvissute…
J. D.