È utile anche ricordare che nel 2016 il numero dei turisti a Hiroshima è cresciuto in media del 34% rispetto all’anno precedente, mentre l’aumento medio a livello nazionale nello stesso periodo si attestava attorno al 16%. Ecco perché la regione attira l’attenzione e si ritrova fra i “prodotti dell’anno”. A contare, tuttavia, non è solo il marketing. Esistono altri elementi grazie ai quali si può dedurre l’interesse crescente che la città suscita in molti giapponesi.
Da qualche anno si constata infatti il desiderio sempre più manifesto e più pressante in molte persone di trovare un nuovo equilibrio lontano dai grandi centri urbani come Tokyo. Hiroshima è fra le città che beneficiano di questo fenomeno; l’associazione tokyoita Furusato Kaiki Shien Senta (Centro di sostegno per il ritorno verso la terra natale) ne misura gli effetti da diversi anni. Per lungo tempo ignorata o malconsiderata, la prefettura di Hiroshima ha compiuto un grande salto in avanti passando dalla diciottesima alla sesta posizione nel 2015. La progressione si spiega grazie a un cambiamento nella percezione della sua immagine. La sua dinamicità, l’ambiente accogliente, hanno suscitato in molti il desiderio di venire ad abitare sulla riva del mare Interiore e di godere di un’ottima qualità di vita. Secondo l’Hiroshima Kurashi Sapoto Senta (Centro di assistenza per la vita a Hiroshima) nato per aiutare e facilitare il percorso di chi desidera venire a vivere qui, il numero di famiglie che hanno intrapreso il trasferimento è sestuplicato nel 2015 rispetto all’anno precedente.
I dati sono ancora troppo bassi perché la prefettura ritrovi un bilancio migratorio positivo, ma l’emorragia verso l’esterno è limitata e permette a Hiroshima di ancorarsi nella prima metà della classifica annuale delle regioni, stilata secondo il loro bilancio migratorio. Il dato incoraggiante ci comunica che sono i giovani a manifestare la voglia di trasferirsi qui, per costruire il proprio avvenire. Sembra che la regione voglia continuare a incentivare questa tendenza con politiche e strategie a lungo termine. Questa determinazione è la conseguenza del suo passato tragico? Di una città che, dopo una ricostruzione riuscita, continua con caparbia, volontà e ostinazione a perseguire gli obiettivi sul disarmo?
La risposta non è così ovvia, ma senza dubbio la mentalità che regna in questa regione spinge gli abitanti a cercare con determinazione l’eccellenza in numerosi settori. Hiroshima non ha paura della concorrenza, compresa quella dei rivali più temibili. Il successo dei Carp ne è l’illustrazione più bella, soprattutto dopo il ritorno in patria del lanciatore Kuroda Hiroki, che ha abbandonato così gli Stati Uniti e la sua carriera americana.
Lo sportivo ha dato l’esempio e ha dimostrato come il successo di Hiroshima fosse dovuto essenzialmente ai suoi uomini e alle sue donne, motivati da un desiderio comune, forse il più nobile, quello di vivere insieme e felici.
Odaira Namihei
Hiroshima : Ritorno vincente
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