Queste due fortunate serie hanno attirato un interesse forte verso la produzione vinicola, in particolare francese e italiana, permettendo anche di catturare un pubblico desideroso di imitare gli eroi dei manga, costruiti con uno stile simile a quello di un’inchiesta poliziesca. Il vino però non è la sola bevanda ad interessare i mangaka, ultimamente infatti anche il sakè (nihonshu per i giapponesi) è diventato tema centrale di diverse serie di fumetti nipponici. Benché non abbiano tutti riscosso il medesimo successo di Drops of God o Sommelier, ne condividono la medesima ambizione: quella di dare ai lettori la voglia di partire alla scoperta di questa bevanda tradizionale ottenuta da riso fermentato. Ogni storia narrata dai manga conquista un certo pubblico in quanto questo è un mercato molto settoriale e segmentato, ma è sempre comunque occasione per raccontare al mondo il gusto giapponese in ambito enogastronomico. Degli editori stranieri attenti potrebbero cogliere in questo un veicolo di comunicazione importante, anche in virtù del fatto che il nihonshu sarà protagonista a Japan Expo, la grande fiera della cultura pop made in Japan che si volge ogni anno a Parigi (4-7 luglio www.japan-expo-paris.com)
La prima edizione del Salone del Sakè (Sakè Tasting) svoltasi nel giugno del 2013 a Parigi, ha mostrato l’entusiasmo che i francesi (e non solo!) hanno verso la produzione delle eccellenze nipponiche. Ricordiamo a questo proposito l’idea che ha avuto nel 2015 Patrick Duval, grande promotore del gusto giapponese, di diffondere un piccolo fascicolo in stile manga durante il Salone del sakè; disegnato da Yoshikawa Hugo e scritto da Patrick Duval stesso, Sakè Manga aveva l’obiettivo di rispondere alle molte curiosità dei visitatori sulla bevanda. Ed ecco che ancora una volta il connubio sakè e manga si è dimostrato vincente! Un ottimo mezzo, quello del fumetto, per veicolare contenuti e aneddoti in maniera leggera.
Anche in Giappone il connubio manga/sakè è stato importante per ridare valore a questa tradizionale bevanda che stava perdendo appeal; dal 1975 le vendite sono scese del 30% circa solo in Giappone, mentre il vino ha registrato una crescita annua del + 5%. Oltre la metà dei giapponesi consuma vino almeno una volta alla settimana e circa il 7% quotidianamente.
Dato interessante: sono le donne e i giovani adulti (25-44 anni) i più forti acquirenti e consumatori di vino. Secondo un recente studio infatti le donne rappresentano il 55% degli enoestimatori totali . Ora forse possiamo meglio capire perché i manga consacrati al sakè non riguardino solo il pubblico maschile! In questo scenario diviene quindi necessario pensare a delle storie che possano interessare anche le lettrici, come la serie di manga Somuriêru (Sommelière, ed. Shûeisha, inedito in italiano) immaginata da Araki Joh e Matsui Katsunori, che ha infatti regalato un tocco di femminilità all’universo del vino, soddisfacendo l’esigente pubblico delle sue numerose e attente consumatrici.