Tendenza : Esprimere il gusto dei sakè

Fra le sue numerose attività, Kanki Kanako si è data per missione quella di definire l’universo gustativo del nihonshu.

L’editrice freelance ha lavorato soprattuto per la rivista Dancyu. / Laura Liverani per Zoom Giappone

Oggi ci congratuliamo per il gran numero di sakè, nihonshu in giapponese, proposti dalla nuova generazione di produttori. Malgrado la diminuzione del numero di quest’ultimi e la stagnazione delle vendite, sembra proprio che non abbiamo mai conosciuto prima così tanti metodi e gusti differenti, senza parlare delle varietà di riso utilizzate e dei diversi stili di etichette. Affinchè tutte queste ricchezze siano riconosciute, e per differenziare un saké da un altro, dobbiamo mettere in valore gli sforzi di coloro che sanno trasformare i sapori in parole, arte indispensabile alla percezione del gusto.
Kanki Kanako è un’editrice free lance che si è occupata per un lungo periodo dei numeri “speciale sakè” della rivista culinaria Dancyu. Kanako ha dato un grande contributo a questa trasformazione in parole del gusto dei sakè. Quando si tenta di spiegare e di esprimere, di aprirsi ad altri mondi, le parole sono fondamentali. L’editrice ha realizzato questo lavoro prima di tutto perché l’universo del nihonshu fosse compreso dalle donne, e l’ha fatto pubblicando un libro, O-sake no jikan (Il momento del sakè), edito una ventina di anni fa.