Il rugby nell’arcipelago non è una novità. La Coppa del Mondo 2019 inaugurerà un nuovo capitolo.
Tra meno di un anno il Giappone accoglierà per la prima volta nella storia la Coppa del Mondo di Rugby. L’evento riveste un’importanza considerevole per le autorità poiché si tratterà di una sorta di prova generale prima dei Giochi Olimpici di Tokyo, che avranno luogo l’anno successivo. Le condizioni meteorologiche dovrebbero essere ideali per i rugbymen venuti dai quattro angoli del pianeta e per i tifosi della palla ovale. Non sarà invece così per la kermesse olimpica che si svolgerà nel pieno dell’estate, con temperature torride poco propizie alla pratica sportiva.
Dopo che quest’anno il termometro ha registrato durante l’estate delle temperature record, fino a 40°, numerose voci si sono fatte sentire per denunciare la scelta di organizzare i Giochi Olimpici nella stagione estiva, ricordando che i Giochi del 1964 si erano svolti in ottobre, più o meno lo stesso periodo in cui si svolgerà la Coppa del Mondo di rugby.
L’organizzazione di quest’ultima nell’arcipelago nipponico segna una svolta importante nella storia dello sport. Il rugby è conosciuto in Giappone da più di 150 anni, anche se la sua pratica è cominciata un po’ più tardi. Secondo un’illustrazione pubblicata nell’edizione del 10 aprile 1874 del settimanale inglese The Graphic, infatti, dei match di rugby venivano organizzati a Yokohama, a sud di Tokyo.