Per poter gustare le varie sfumature del sakè, la scelta del recipiente è fondamentale. Ecco alcuni consigli.
Chi ha già avuto l’occasione di viaggiare in Giappone ha potuto assistere qualche volta a una scena singolare nei ristoranti del genere izakaya (trattorie alla giapponese): il cliente viene invitato a scegliere una coppa per il sakè fra diverse coppe e bicchieri di svariate forme, materiali e grandezze. Questa divertente scelta può influenzare di molto il gusto del sakè. È una delle caratteristiche peculiari di questa bevanda: il sapore cambia a seconda del recipiente che viene impiegato. Tradizionalmente esistono mille forme e mille materiali per le coppe da sakè: ceramica, porcellana, lacca, legno, bambù, vetro, stagno…Soltanto per quanto riguarda la ceramica, il sakè può assumere un gusto diverso a seconda della forma, della taglia e dello spessore della coppa.
Miyashita Yûsuke, direttore del ristorante Fushikino nel quartiere di Kagurazaka, a Tôkyô, non si limita a proporre un abbinamento tra pietanze sakè: gli abbinamenti riguardano anche le coppe. Ogni piatto è accompagnato da un sakè servito alla temperatura adeguata – talvolta diluito con un po’ d’acqua per modificare la consistenza – e presentato in un contenitore che valorizzi gli elementi gustativi e olfattivi che dovrebbero emergere da quel sakè. Ci sono dunque molte varianti e molti fattori da prendere in considerazione. Troppo complicato? “È complesso ma appassionante proprio per questo!” risponde il ristoratore.