Il primo (a soli dieci minuti dalla stazione Ishiyama-dera sulla linea Keihan in partenza dalla stazione JR di Ishiyama) è stato eretto nell’anno 747 sulle rive del fiume Seta, una posizione geografica che si è rivelata fonte di ispirazione per numerosi poeti e scrittori attraverso i secoli. Non è forse qui che Murasaki Shikibu ha lavorato sul primo romanzo del suo capolavoro La storia di Genji (Einaudi Tascabili)?
Appena si penetra questo luogo sacro, è difficile sfuggire alla presenza di questa figura femminile che ha segnato per sempre la letteratura mondiale. All’interno dell’edificio principale, Hondo, tesoro nazionale e fra le costruzioni più antiche della prefettura di Shiga, si può scorgere la piccola stanza (Genji no ma) dove la giovane autrice ha meditato e lavorato al concepimento del suo romanzo. Nel passato, le donne non erano autorizzate a entrare nei templi, tuttavia, Ishiyama-dera le accettava per ragioni demografiche. Si trova ancora sul posto la roccia dove le donne incinte venivano a sedersi per ottenere la protezione divina durante la gravidanza.
Circondato da un vasto parco arboreo, puro spettacolo per la vista durante la primavera e l’autunno, il tempio merita una lunga sosta in cui attardarsi alla ricerca della statua di Murasaki Shikibu intenta a scrivere il suo capolavoro.
L’altro grande tempio, l’Enryaku-ji, è stato edificato sul monte Hiei nel 788, data nella quale al monaco Saicho fu concesso di costruire ciò che sarebbe diventato uno dei luoghi più rappresentativi del buddismo in Giappone. Fulcro della scuola Tendai, fu uno dei più influenti centri spirituali del paese. Ci si arriva grazie a una teleferica dalla stazione di Heizan, a cui a sua volta si giunge in treno o in autobus (15 minuti a piedi dalla stazione JR Hieizan-Sakamoto sulla linea Kosei).
Sebbene non sia più così imponente come nel passato, il luogo resta impressionante coi suoi tre centri Todo, Saito e Yokawa, collegati da sentieri che conducono il visitatore nel cuore di una magnifica foresta. È possibile soggiornare nel complesso, per sperimentare per qualche giorno la vita secondo i precetti di questa scuola buddista. Sono proposti dei corsi di meditazione zazen e si può provare l’eccellente cucina shojin, vegetariana e preparata con prodotti locali. Il suo gomadofu, tufo al sesamo, è una meraviglia. Iscritto al Patrimonio Mondiale del’Unesco, la grandezza di Enryaku-ji ricorda che, per secoli, il tempio impose la sua influenza su Kyoto e i suoi edifici, testimoni della sua importanza, hanno resistito all’assalto del tempo,
Il monte Hiei offre una magnifica prospettiva sul lago Biwa così come il monte Horai che ospita Biwako Valley, un sito molto apprezzato per la sua vista che spazia sul lago (10 minuti in autobus dalla stazione JR Shiga sulla linea Kosei). In inverno, gli appassionati di neve possono dedicarsi allo sci, ma, poco importa la stagione, si può trascorrere qui qualche giorno per contemplare uno dei più bei paesaggi del paese dalla Biwako Terrace, situata all’uscita della teleferica.
Essendo il posto una meta popolare fra i locali, è necessario arrivare presto e rassegnarsi a fare un po’ di coda. Otsu non manca tuttavia di posti dove rilassarsi ed immersi in un paesaggio unico. Fra le molteplici possibilità che si offrono ai visitatori ci sono le crociere sul lago Biwa a bordo del Michigan (diverse formule a partire da 2780 yen) – il battello prende il nome dal gemellaggio tra la prefettura di Shiga e lo stato americano del Midwest – o sul fiume Seta, partendo dal tempio di Ishiyama-dera (1500 yen). Lo spettacolo vale la pena e permette di cogliere le bellezze di questa località lacustre ricca di storia e tradizione.