Yasugi, sapore d’eternità

Dietro a vetrate immense, il visitatore può osservare man mano che trascorre il tempo, il cambiamento che viene operato nella natura. / Odaira Namihei per ZOOM Giappone

Grazie al museo d’arte Adachi e al magnifico giardino circostante, la cittadina è una tappa da non perdere.

François Berthier, uno dei grandi storici dell’arte giapponese e fine conoscitore di giardini nipponici, spiegava che “nel giardino, riassunto compatto della natura, l’uomo può riconoscere il proprio volto”. Questa frase mi ha sovente accompagnato nei miei numerosi spostamenti nell’arcipelago dove – è vero – i giardini sono numerosi. Esistono persino delle classifiche che permettono ai curiosi di scoprire qua e là qualche meraviglia nella vasta gamma dei giardini giapponesi.
Ce ne sono addirittura tre che si distinguono da tutti gli altri poiché da decenni occupano i tre primi posti: il Kenroku-en a Kanazawa, il Koraku-en a Okayama e il Kairaku-en a Mito. Meritano evidentemente di essere visitati dal momento che sono testimoni di un savoir-faire unico e offrono ai visitatori dei veri momenti di piacere. Devo dire però che nessuno fra essi mi ha procurato tante emozioni quanto il giardino del museo d’arte di Adachi, nella prefettura di Shimane, a ovest dell’arcipelago. Oltre a possedere una delle più ricche collezioni d’arte giapponese, questa istituzione, voluta dall’uomo d’affari Adachi Zenko, si è dotata di un capolavoro naturale in sei quadri che si possono ammirare attraverso immense vetrate. Non è possibile restare indifferenti di fronte a tanta bellezza. Al di là della sua disposizione, questo giardino è capace di esprimere la nozione di eternità, nozione che per i giapponesi si manifesta attraverso il cambiamento, il moto permanente (mujo). Vicino ai quadri dove vengono immortalati degli istanti, il quadro vivente rappresentato da questo giardino illustra perfettamente il passare del tempo grazie alle variazioni della natura, sebbene quest’ultime possano sembrare talvolta impercettibili. Raramente mi perdo un’occasione per andarci, durante le diverse stagioni dell’anno, giustamente per meglio lasciarmi avvolgere da questa grazia che dà un senso alla mia esistenza molto più che certi grandi discorsi. Pensateci durante il prossimo viaggio in Giappone.
Odaira Namihei

Per arrivare
In partenza dalla stazione di Tokyo, prendete lo shinkansen fino a Okayama. Da lì, un treno della linea Hakubi in direzione di Izumo vi porterà fino alla stazione di Yasugi (2h20). Una navetta gratuita (20 minuti) vi condurrà poi fino al museo.
www.adachi-museum.or.jp/en/