Una giornata scialba come tante altre, interrotta dallo squillo del telefono: è così che Chiaki scopre che la signora Yanagi, sua vecchia padrona di casa nei brevi anni trascorsi da bambina alla Residenza del Pioppo, è morta. È così che comincia Lettere d’autunno (Atmosphere libri, pp. 150, € 15) il libro per ragazzi di Yumoto Kazumi, già autrice del pluripremiato Amici, una storia delicata nella quale l’autrice affronta con garbo il tema della morte e della sua accettazione. Sola e solitaria, da poco licenziatasi dall’ospedale in cui lavorava come infermiera, Chiaki d’istinto parte per andare a porgere il suo ultimo saluto alla conoscente. Il suo, in realtà, è anche un viaggio nel tempo nel quale ripercorre con la memoria il lutto per il padre scomparso improvvisamente quando lei era ancora bambina e l’adolescenza travagliata. E rivive anche l’incontro/scontro con la signora Yanagi, le ore trascorse assieme e la promessa dell’anziana di portare con sé nell’aldilà le lettere che Chiaki scriveva al padre. In una nota che accompagna l’opera, nel tratteggiare le figure della sua bisnonna e della sua nonna materne, la stessa autrice sottolinea con tenerezza il naturale fluire della vita, malgrado tutto e malgrado tutti: più che lasciarci sovrastare dalla sofferenza per la dipartita di chi amiamo, dovremmo custodirne la memoria dei gesti, delle parole, delle speranze.