Matsubara Tetsuro, non riuscendo a sopportare ciò che aveva scoperto, ha radunato una squadra di volenterosi, cominciando insieme a loro a rimuovere le erbacce e a rimettere in funzione un sistema di irrigazione. Il botanico si è spinto ancora più in là, lasciando Osaka cinque anni fa, per trasferirsi insieme alla sua famiglia a Ueyama, con il proposito di rivitalizzare il borgo: “Ormai da molto tempo stavo pensando a come tornare ad amare la natura, a saperla ascoltare e a condividere questo amore in famiglia, ma non avevo mai trovato un luogo che mi spingesse fino in fondo nel condurre questo stile di vita, ad Ueyama invece ho sentito da subito questo richiamo”, ci spiega Matsubara Tetsuro.
Sua moglie Kumi ci porta nel frattempo del riso coltivato a Ueyama, del sakè locale, della zuppa di miso ed infine dei yabukanzo, dei deliziosi fiori commestibili arancioni. Non sembra rimpiangere nemmeno per un istante la sua vecchia vita nella metropoli di Osaka: “qui coltivo le mie verdure, imparo molto dagli anziani del villaggio e trovo sempre nuovi modi di combinare quello che la natura ci offre quando devo preparare un pasto. Di certo non siamo ricchi, ma siamo più felici che mai nella nostra vita. La mia formazione è quella di botanico e qui, oltre a lavorare la terra, organizzo regolarmente dei laboratori, dove spiego come scegliere e curare piante che potranno essere poi usate per l’alimentazione, ma anche come piante officinali”, precisa Matsubara Tetsuro.