Negli ultimi anni i manga con protagonisti personaggi anziani hanno riscontrato un importante successo.
Benché in Occidente permanga ancora forte l’idea di considerare questi fumetti appannaggio dei giovani, una recente tendenza giapponese mostra, invece, come ci sia ampio spazio per le storie con protagonisti gli anziani. Il motivo di questa forte crescita è facilmente intuibile: la popolazione giapponese sta invecchiando velocemente. Secondo le statistiche ufficiali il 27,7% dei giapponesi ha più di 65 anni, contro il 21,5% di dieci anni fa, e il numero di famiglie costituite da persone aventi 65 anni o più arriverà al 44,2% entro il 2040.
I personaggi anziani hanno sempre fatto parte dei manga e dei film d’animazione giapponesi, ma erano relegati ad un ruolo secondario e un po’ stereotipato: la nonna amorevole, la persona bisognosa di cure o il vecchio saggio. Un esempio è il caso di Otose, la proprietaria solo apparentemente severa ma in realtà dolce e generosa di Gintama, o anche Nirasaki, il burbero contadino di Wolf Children, Ame e Yuki di Hosoda Mamoru, che insegna ad Hana tutti i segreti sul raccolto e gli ortaggi. Ne Il mio vicino Totoro di Miyazaki Hayao, Obaasan è la gentile nonnina di Kanta che si occupa a volte anche di Satsuki e Me. Oppure ancora Zeniba e Yubaba, le due potenti e inquietanti streghe del mitico La città incantata, che non compaiono nella storia se non per ostacolare o facilitare la vita della ragazza. In altre parole, i personaggi anziani, generalmente, non compaiono che per sostenere o consigliare (molto raramente per combattere) i personaggi eroi (che sono sempre giovani, come gran parte dei lettori) aiutandoli a diventare adulti forti e responsabili mettendo a loro disposizione saggezza ed esperienza.
Le cose, però, negli ultimi cinque anni, si sono evolute e i nuovissimi personaggi anziani che hanno preso d’assalto il mondo dei manga ne sono diventati a tutti gli effetti i protagonisti. Non essendo più relegati a ruoli marginali e stereotipati, prendono in mano la propria vita e lottano per prendere decisioni difficili, il tutto stringendo nuove amicizie e riscoprendo anche i piaceri del sesso.
Una delle ragioni del successo duraturo dei manga nel corso dei decenni è la loro capacità di diversificare le tematiche, di adattarsi e esplorare nuove idee e tendenze. Quasi nessun tema è considerato strano o non sufficientemente attraente, che si tratti di golf, di cucina, del gioco d’azzardo, del lavoro d’ufficio o della prigione. Una breve visita in una libreria giapponese permette di cogliere la diversità e lo spessore delle storie narrate nei manga; non è infatti un caso se, secondo l’istituto di ricerca sulle pubblicazioni, l’industria del manga, cartacea e digitale, ha avuto un fatturato di 430 miliardi di Yen nel 2017.
Sempre alla ricerca di nuovi temi, o di un modo per affrontarne i vecchi in maniera diversa, gli editori hanno capito che la vecchiaia è un argomento accattivante e infatti si stanno impegnando per approfondire questo filone. Otto opere delle undici più popolari con protagonisti anziani sono abbastanza recenti, pubblicate a partire dal 2014, nonostante tutti i manga presentati in seguito appartengano a questa categoria, si distinguono grazie ai titoli e alle storie e possono dividersi in tre categorie distinte: fantasia, tra fantasia e realtà e realtà.