La fantasia
Il primo gruppo di manga che dà risalto a personaggi anziani è precedente al recente sviluppo e include opere shônen e seinen tipiche. Jiji metal Jacket (1990, inedito in Italia), per esempio, racconta le vicende di una banda di pensionati che hanno finalmente la possibilità di fare ciò non avevano potuto realizzare da giovani: creare un gruppo rock. Questi vecchietti vivono in case tradizionali di legno e dormono sul tatami, bevono tè, ma come prima cosa al mattino collegano le loro chitarre elettriche e fanno risuonare nel loro quartiere addormentato qualche nota forte prima di truccarsi il viso ormai segnato dalle rughe e di salire sul palco. Si tratta di un manga comico che evita accuratamente ogni allusione ai problemi della vita reale. A proposito, uno degli artisti coinvolti nel manga si è ultimamente interessato di nuovo ai personaggi anziani con il progetto Hiru no sentozake (inedito in Italia) in cui il protagonista si dà all’ alcol nei bagni pubblici.
Il mangaka Toriyama Akira, conosciuto in tutto il mondo per Dragon Ball e Dr. Slump (entrambi ed. it. Star Comics), nell’estate del 2000 ha pubblicato Sand Land (idem), una novella tradotta in seguito in diverse lingue e pubblicata persino in America con l’edizione inglese di Shônen Jump (NdT: che è una delle più longeve testate settimanali di manga pubblicate in Giappone da Shūeisha, con una tiratura di oltre 3 milioni di copie; edizioni mensili della rivista sono pubblicate anche nel Nord America e in Europa). I tre personaggi principali del racconto sono un giovane demone e due tizi anziani, tra cui Rao, in particolare, che è un vecchio generale incaricato di combattere il tiranno e di riportare l’acqua nel suo Paese, dopo anni di guerra e catastrofi naturali che l’hanno resa un deserto.
Obata Takeshi, altro celebre mangaka che ha raccontato i personaggi anziani in un modo originale e divertente, è l’ autore di successi internazionali tra cui Death Note e Bakuman (ed. it. Panini comics-Planet manga) che ha però esordito con il suo primo lavoro, Cyborg Jiichan G (Cyborg Grand-pa G in inglese, inedito in Italia) nel 1989, sotto lo pseudonimo di Kobatake Ken. La storia racconta di un geniale contadino scienziato che diventa un cyborg incaricato di rivoluzionare l’agricoltura e lottare contro le grandi imprese che vogliono controllare il mondo; pur lavorando ai suoi grandiosi progetti, il super nonno riesce anche a trovare il tempo per salvare un’anziana signora, per sterminare i corvi dopo il raccolto e battersi contro il megalomane capo del villaggio. Obata, ancora adolescente quando ha scritto questa storia, era già all’apice del suo talento, soprattutto per quanto riguarda la maturità artistica. La trama in sé è iperbolica, tendente all’esagerazione e al ridicolo, ma resta un’appassionante storia piena di humor.
Per quanto riguarda le nonne, le storie sono forse un po’ meno violente, ma certamente alla pari con quelle sui nonni circa il livello di bizzarrie. Prendete, per esempio, Obaachan wa idol (« Nonna è un idolo”, inedito da noi) di Kikuchi Kumiko, nonostante i fatti siano raccontati da una liceale, la vera protagonista è sua nonna, una donna sui 70 anni che un giorno fa una visita a sorpresa a suo figlio, produttore televisivo. Aggirandosi per lo studio televisivo incustodito e toccando tutti gli apparecchi, però, l’anziana signora si fulmina e portata all’ospedale sopravvive miracolosamente all’operazione, ma l’enorme shock elettrico ha cambiato e rivitalizzato le sue cellule. Come è tipico dei manga, la signora viene trasformata in una bella ragazza e la vita delle nonna e della sua famiglia viene stravolta nel momento in cui un gran numero di liceali si innamora di lei e scoperta da un agente artistico, diventa un idolo!
Riassumendo, quindi i seniors di questi manga sono tutto fuorchè gente comune, fanno cose straordinarie ed è la sorpresa l’elemento chiave della storia. Il messaggio costantemente trasmesso è che la vita degli ultra sessantenni è profondamente noiosa e che essi vengono accettati solo quando diventano dei super eroi.