Gli yokai, i mostri e altri personaggi fantastici sono molto presenti nell’universo della cultura nipponica.
Quando Yo-kai Watch è apparso per la prima volta sul mercato giapponese dei giochi di ruolo, nel 2013, ha riscosso un tiepido successo. Eppure il creatore del gioco Level-5, celebre in Occidente per la sua serie consacrata al professor Layton, sapeva di avere fra le mani un’idea potenzialmente geniale. Anche sfruttando la forza del cross-media (o mix media, come si dice in Giappone), con la rapida successione di una serie di manga, anime, giochi e lungometraggi, l’azienda ha fatto di questo gioco un best-seller (più di sei milioni di copie vendute), trasformandolo in un autentico fenomeno culturale. Il successo di Yo-kai Watch dimostra ancora una volta l’interesse dei giapponesi verso i tradizionali mostri, i fantasmi e gli altri spiriti. Esistono diversi videogiochi con personaggi soprannaturali; ad esempio, in The Legend of Zelda, nel secondo episodio, Majora Mask, compare aka manto (mantellina rossa). Se nella leggenda metropolitana originale si tratta di uno spirito maligno che uccide le persone nei bagni pubblici, quello del gioco offre delle meritate ricompense a chi gli dà della carta igienica. Uno dei mostri più spaventosi presenti nei videogiochi è l’amanojaku che, secondo il folklore giapponese, incita le persone a commettere delle cattive azioni contro la loro volontà. In Shin Megami Tensei, tuttavia, va ancora oltre e divora la madre prima di indossarne la pelle. Comunque non tutti i giochi che comprendono degli yokai hanno un lato negativo. Pensate, ad esempio, al costume da tanuki [procione] in Super Mario Bros 3, che permette a Mario e Luigi di volare o di trasformarsi in statue.
Yo-kai Watch di Level-5 cerca ora di seguire le tracce di un altro franchising ispirato agli yokai, che ha conquistato il mercato estero, si tratta, ovviamente, dei Pokemon, il cui successo resta ineguagliato. I creatori di Yo-kai Watch aggiungono incessantemente nuovi yokai al numero già impressionante presente nella storia. Al momento se ne contano più di 400, che rappresentano comunque meno della metà della nutrita armata dei famosi Pocket Monsters.