Nella capitale giapponese non mancano luoghi insoliti in cui poter fare incontri originali.
Se si accetta il fatto che gli esseri soprannaturali siano delle forme di energia connesse ad una morte violenta o ad un qualche evento tragico passato, allora il Giappone rappresenta il luogo ideale per questo genere di fenomeni. Tokyo, in particolare, è una città piena di storie di catastrofi e di morte. Il sangue è presente in vari aspetti, dagli antichi samurai fino ai moderni suicidi. La capitale è stata anche colpita da diversi terremoti e, sotto il periodo Edo (1603-1868), ha subito terribili incendi, con dozzine di migliaia di vittime. Numerosi cadaveri sono stati gettati nelle fosse comuni senza gli adeguati riti funebri, necessari per permettere alle anime di passare all’altro mondo. La città è piena di questi cimiteri improvvisati. Dall’inizio del XVII°secolo, lo shogunato Tokugawa fece ricorso al feng shui per la pianificazione urbana al fine di rendere la capitale una sorta di centro del potere spirituale. Tutto questo, supportato da condizioni ambientali favorevoli, quali l’umidità e l’attività sismica, ha trasformato la città in un concentrato di fantasmi e attività paranormali.
Vi sono diversi modi, anche per i non esperti, di godere di qualche innocua paura e piccolo brivido causato dai fantasmi, come le passeggiate stregate a Tokyo. I quartieri di Ueno e di Asakusa offrono, da questo punto di vita, un’occasione imperdibile per scoprire la lunga storia d’amore tra Tokyo e gli spiriti. La zona attorno ad Inaricho, stazione della metro di Tokyo, da dove parte la nostra passeggiata, è costellata da templi, santuari e negozi di butsudan, piccoli altari buddisti che le persone tengono a casa per pregare i lori antenati, ma che potrebbero anche ospitare uno spirito malvagio… almeno in certi film horror made in Japan come The Grudge (2004) di Shimizu Takashi.