*Speciale OKINAWA

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Alla scoperta del Giappone tropicale

Spiagge bianchissime e mare da sogno: il sud dell’arcipelago del Sol Levante è un paradiso naturale, meta ideale per la luna di miele e per romantiche vacanze di relax.

Mare trasparente, spiagge bianche e una barriera corallina tra le più belle del pianeta: l’anima tropicale del Giappone si trova nel sud dell’arcipelago, nella prefettura di Okinawa. Si tratta di un gruppo di isole calde, allegre e colorate sparse nell’Oceano Pacifico, che guardano verso Taiwan. L’antico regno di Ryukyu (così si chiamava una volta Okinawa) è un vero e proprio paradiso terreste che attira sempre più giovani in luna di miele e turisti europei in cerca di luoghi rilassanti ed esotici.
Grazie alla sua posizione strategica, Okinawa è stata per secoli crocevia di antiche civiltà. Rimasta indipendente fino al 1609, venne sottomessa al Giappone dal signore feudale di Satsuma, ma il Regno di Ryukyu continuò a pagare tributi anche alla Cina fino a dopo la metà dell’800. Una delle testimonianze storiche più importanti di questo periodo è il castello Shuri-jo, la residenza del re a Naha, il capoluogo della prefettura e tappa obbligata per chiunque decida di arrivare da queste parti. L’aeroporto di Naha collega Okinawa con le città del Giappone e con le principali capitali asiatiche dalle quali arrivano ogni stagione turisti provenienti da Taiwan, Cina, Corea e Hong Kong.

NAHA E IL KERAMA SHOTO
Trascorrere un po’ di tempo a Naha è il modo migliore per iniziare a conoscere l’originale cultura di Okinawa che mescola elementi cinesi, giapponesi e autoctoni. Uno dei luoghi più interessanti è senza dubbio il mercato locale di Makishiki, il regno dell’umami, il gusto dal nome giapponese ma che appartiene al mondo. Nella vicina Heiwa-dori è invece facile trovare qualche souvenir originale, ma il cuore della città si sviluppa lungo Kokusai-dori, la strada principale di Naha, costellata di caffè, ristoranti e negozi di kariyushi, la tipica stampa di Okinawa simile a quella hawaiana.

Kokusai-dori è una lunga strada incorniciata di palme e dalla quale si sente il rumore del mare. L’Oceano Pacifico, da sempre principale risorsa per questo gruppo di isole, è poco lontano e da qui bastano 35 minuti di battello per arrivare all’isola di Tokashiki, nel centro del Kerama Shoto, il parco nazionale che per la bellezza del suo mare trasparente e della sua natura incontaminata è stato inserito nella Michelin Green Guide con il massimo delle stelle. D’altra parte chi arriva a Okinawa lo fa soprattutto per fare snorkeling ed immersioni in un mare blu da sogno. Quello di queste zone è addirittura così bello da aver dato il nome ad un colore, il Kerama Blue. Qui si possono fare immersioni tutto l’anno e se l’alta stagione va da aprile a ottobre, febbraio è il mese ideale per fare escursioni e vedere le balene che passano vicino all’isola di Zamami. Immergersi in queste acque dà anche la possibilità di vedere straordinarie specie migratorie come i tonni, le razze o le tartarughe di mare, nonché una miriade di pesci dai colori straordinari. Le spiagge a Okinawa aprono in aprile e chiudono in autunno, quando la temperatura diurna si aggira tra i 25 e i 27 gradi. Il mare di Okinawa rimane però un’attrazione per tutto l’anno dato che nemmeno in dicembre la temperatura scende sotto i 17 gradi e i turisti dei paesi nordici fanno il bagno anche in quel periodo.

Naha è il capoluogo della prefettura di Okinawa. Vi si arriva in aereo dalle principali capitali asiatiche a da tutte le città del Giappone.
Kerama Shoto – il parco nazionale di Kerama – si trova a 35 minuti di battello da Naha. 

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Okinawa Churaumi Aquarium

zoom_giappone-okinawa02-Churaumi-AquariumIl nord dell’isola di Okinawa offre numerosi luoghi d’interesse turistico, compreso uno dei più grandi acquari del mondo, lo Okinawa Churaumi Acquarium. Grazie alla sua struttura all’avanguardia visitare questo acquario è come tuffarsi nel mare blu cobalto e arrivare negli abissi dell’Oceano. L’enorme vasca centrale Kuroshio contiene ben 7500m3 di acqua di mare dove vivono i giganteschi squali balena e le mante che possiamo ammirare mentre nuotano sopra la nostra testa. Questa vasca detiene vari record mondiali, tra cui quello di ospitare per il periodo più lungo i grandi pesci in cattività e quello di aver dato i natali ai primi cuccioli di manta nati sempre in cattività. L’acquario sta inoltre cercando di battere un nuovo record: far nascere i primi squali balena in cattività.

Tornando verso la città di Naha vale la pena fare una sosta anche al Coral Farm, vicino al villaggio di Yomitan, dove è possibile vedere come vengono restaurati i coralli. Poco lontano vi attende anche un’ultima meraviglia che vale la pensa di visitare: i resti del castello di Zakimi.
http://oki-churaumi.jp

 

Miyako, Ishigaki, Taketomi e Iriomote – le isole del sud

zoom_giappone-okinawa03-taketomiLe isole più a sud dell’arcipelago sono famose per la bellezza del mare incontaminato e per la natura selvaggia. Le spiagge bianche di Miyako unite alla natura intatta ne fanno un’isola da sogno mentre Ishigaki è famosa per la barriera corallina. A Taketomi è possibile visitare ancora un antico villaggio okinawaiano mentre la natura incontaminata di Iriomote permette l’incontro con rare e selvagge creature.
Info pratiche: le isole più remote di Miyako, Ishigaki e Iriomote sono raggiungibili con un volo interno partendo da Naha.

 

Il goya, il cetriolo di lunga vita

zoom_giappone-okinawa05-goyaOkinawa è famosa anche per la sua cucina salutare. Nel nord dell’isola di Okinawa si trova il villaggio di Ogimi, conosciuto anche col nome di “villaggio della longevità” perché è popolato da un gran numero di centenari. Si dice che uno degli elisir di lunga vita della dieta di Okinawa sia il goya, un cetriolo molto amaro che da queste parti mettono un po’ dappertutto. Il piatto locale più famoso è il Goya Champuru, una insalatona a base di tofu, uova, verdure e appunto goya, che si accompagna spesso con l’awamori, il sakè locale.

 

Bashofu, un tessuto tutto naturale

zoom_giappone-okinawa06-bashofuSempre nel nord dell’isola di Okinawa, poco lontano dal villaggio di Ogimi si trova il piccolo centro di Kijioka, famoso per ospitare il Bashofu Museum, uno dei tesori nazionali del Giappone. In questo museo si può ammirare l’antica arte della tessitura del filo di banano con cui ancora oggi vengono prodotti resistenti e costosissimi kimono. Custode di questa antica arte è l’ottuagenaria Taira Toshiko, alla quale nel 2000 è stato conferito il titolo di “Living National Treasure”. Da qualche anno Taira-san insieme a un gruppo locale di donne si è dedicata alla creazione del museo al fine di preservare l’antica tecnica di lavorazione del filo di banano. La creazione di questo tessuto, tutto naturale, è molto particolare e utilizza un metodo speciale detto ikat, in cui il filo è tinto prima di essere tessuto con un metodo manuale di rilegatura.

 

Testo: Stefania Viti


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Per avere più informazioni su Okinawa
http://en.okinawastory.jp/

Col sostegno di : Okinawa Convention & visitors Bureau