Prezzo delle uova: un grande affare

Diverse catene di ristoranti hanno dovuto eliminare i piatti a base di uova dai loro menu / Koga Ritsuko per Zoom Giappone

In Giappone si registra una carenza di uova e un aumento del loro prezzo. Ciò sta causando uno stato di agitazione della popolazione.

L’autosufficienza alimentare è un obiettivo molto difficile da raggiungere. L’anno scorso, la Francia, come l’Italia, hanno sperimentato la carenza di molti prodotti, come la senape e il grano, a causa della guerra in Ucraina. In Giappone, le uova scarseggiano da diversi mesi. Varie catene di ristoranti hanno dovuto addirittura eliminare dai loro menu i piatti contenenti uova. In alcuni supermercati gli scaffali restano vuoti e in quelli dove le uova sono disponibili i prezzi sono raddoppiati rispetto all’anno scorso. Le ragioni sono molteplici. In primo luogo, l’influenza aviaria, che provoca regolarmente danni come in Europa, ma che quest’anno ha costretto gli allevatori giapponesi ad uccidere quasi quattordici milioni di volatili, ovvero il dieci per cento delle galline ovaiole. Inoltre, il prezzo del mais, essenziale per l’alimentazione dei polli, è aumentato drasticamente a causa della guerra in Ucraina (circa il doppio rispetto a due o tre anni fa), e questo aumento si riflette inevitabilmente sul prezzo delle uova. Il Giappone è un grande consumatore di uova (il secondo Paese al mondo con 340 uova per persona all’anno, dopo il Messico) e questa carenza ha un impatto non solo sulle famiglie, ma anche sui ristoranti, sulle mense scolastiche e sulle aziende alimentari. Infatti, i prodotti a base di uova sono molti: maionese, biscotti, gelati e altri dolci, paté di pesce, alcune salsicce e prosciutti industriali, pangrattato per le fritture, ecc. Se la situazione continua così, non solo la carenza di uova si aggraverà, ma avrà conseguenze molto più gravi.

Tuttavia, va notato che il prezzo delle uova in Giappone è ancora conveniente rispetto ad altri Paesi, in particolare la Francia. A marzo di quest’anno 10 uova costavano circa 1€80 in Giappone. Per far sì che le uova restino abbordabili, viene dato un sussidio statale agli agricoltori. Non bisogna dimenticare però, che prezzi così interessanti sono possibili solo grazie all’alta produttività. Ad esempio, oltre il 99% delle galline ovaiole è allevato in gabbie senza finestre, con 126 galline per metro quadro e gabbie impilate l’una sull’altra. Queste condizioni sono tutt’altro che ideali per evitare epidemie di influenza aviaria.
Per sopperire alla carenza, le aziende importano uova in polvere o liquide. Ma con carenze simili a Taiwan e in Corea del Sud, l’importazione potrebbe non essere sufficiente a risolvere questi problemi in futuro.

L’attuale carenza potrebbe essere l’occasione per i consumatori giapponesi di riflettere sulle reali ragioni del basso prezzo delle uova nel loro Paese e di rendersi conto che il Giappone è in realtà molto indietro nel benessere degli animali. In questo modo, potrebbe iniziare un cambiamento nei modelli di consumo. Purtroppo, però, la realtà che si cela dietro la crisi non ha ancora attirato la loro attenzione.


Sekiguchi Ryôko