Cultura : Il vino al centro della cultura pop


Secondo la tradizione il vino è ritenuto un buon abbinamento per la cucina francese o italiana, ma per gli autori del manga questo può essere associato a qualsiasi cibo, con degli esiti talvolta sorprendenti. Per quanto riguarda i manga non bisogna sforzarsi troppo per trovare delle protagoniste femminili, e molte storie pubblicate con il titolo di Wain Gâruzu (Wine Girls) ne sono la prova. La prima di queste è stata scritta da Sanada Ikki, mangaka, creatore di dôjinshi (rivista indipendente di manga) e grande estimatore di vini. Prima sul web ed in seguito grazie a diversi volumi, il fumetto giapponese ha fatto ricorso ad un processo molto efficace: la personificazione degli oggetti. Nelle sue puntate infatti, i dodici personaggi principali sono delle varietà d’uva umanizzate, ciascuna con un proprio aspetto e carattere. Nel 2015 l’autore ha avuto l’idea di presentare ai fan i vini e le zone di produzione che preferiva, cominciando a caricare online i suoi disegni e le sue storie; ognuna delle protagoniste è modellata su un tipo diverso di uva, con una personalità che sembra riprodurne le caratteristiche principali. Il Cabernet Sauvignon, ad esempio, è una ragazza vivace e curiosa dai capelli corti, mentre sua sorella maggiore, Merlot, è più matura e ha i capelli lunghi: il loro legame è molto forte, non per niente queste due varietà sono alla base di molti grandi Bordeaux. Le due sorelle compaiono nel primo racconto di Sanada, insieme a tanti altri personaggi., tra cui possiamo citare Garmay (utilizzato per il Beaujolais nouveau), che incarna una ragazzina educata ma un po’ infantile, oppure il Pinot Noir, coltivato in Borgogna e rinomato per il suo gusto vellutato, che viene rappresentato da una ragazza un po’ altezzosa e infine il Cabernet Franc, una varietà che prospera nei climi più rigidi, il cui alter ego è una ragazza che ama gli indovinelli e gli scherzi di cattivo gusto.
A Sanada Ikki non basta però presentare soltanto i prodotti più popolari e già conosciuti, vuole esplorare nuovi orizzonti, ad esempio recandosi assiduamente a degustazioni ed eventi vari per scoprire e proporre vini ancora poco noti in Giappone. Non siate quindi sorpresi di trovare un vino tailandese chiamato Malaga bianco, trasposto nel manga con una ragazza dai capelli corti e la pelle olivastra. Wain Gâruzu è uno yonkoma, un manga in quattro vignette, con numerose note alla fine di ogni episodio, così che anche i meno esperti di vino possano cominciare a conoscere il mondo affascinante ma complesso del buon vino. Il secondo titolo della serie Wain Gâruzu è stato scritto da Matsuyama Sanshirô, attore e cantante dai molti talenti, ed è ambientato nella prefettura di Nagano, rinomata per le sue uve ed il suo vino. L’autore immagina che ci sia a Shiojiri un liceo che propone un corso di vinificazione, la protagonista è una ragazza che da Kamakura si trasferisce a Shiojiri, dove vive la famiglia della madre e qui farà la conoscenza di due nuove amiche. Una ha deciso di rinunciare al suo sogno, diventare medico, per dedicarsi al vigneto di famiglia ed evitarne il fallimento; l’altra invece ha dedicato la vita al tennis nella speranza di diventare una professionista, sogno frustrato dall’improvvisa malattia dell’amato padre, che mette a rischio il suo ristorante italiano. L’imprevisto convince la giovane a lanciarsi nella produzione di un vino artigianale con la speranza di confortarlo. Sotto la guida di un professore rigoroso ma caloroso le tre si fanno conquistare dal fascino esotico del mondo del vino, dedicando anima e corpo per arrivare al loro scopo: creare qualcosa di speciale.
Il duo composto dallo sceneggiatore Jô Akira e dall’enologo Hori Ken’ichi ha già creato finora tre manga sul vino. Il primo, Sommelier, è disegnato da Kaitani Shinobu e ci presenta Jo, un sommelier appunto, capace di giudicare il vino come nessun altro ma che rinuncia alla vita dei concorsi e dei premi per viaggiare per il mondo, alla ricerca di un vino misterioso che ha gustato soltanto una vola molti anni prima. Il suo viaggio è costellato di incontri con bizzarri personaggi che aggiungono un tocco umano e caloroso alla storia.