Oga, la costa selvaggia

Grazie a un folklore molto vivace, ai suoi paesaggi mozzafiato, a una cucina saporita e a numerose curiosità, Oga vi affascinerà. / Laura Liverani per ZOOM Giappone

Fra i luoghi più pittoreschi del paese, la penisola di Oga vale sicuramente una visita.

Perché andate ad Oga ? Non c’è niente da vedere laggiù”, chiede una donna di circa sessant’anni seduta accanto a me nello shinkansen diretto ad Akita. E’ nata nella penisola di Oga, nella prefettura di Akita. Come molti altri, anche lei ha lasciato la sua terra natale per la città, abbandonando dietro di sé le case di legno vuote e gli anziani pescatori. La donna è sorpresa. Pensa probabilmente che siamo i soli passeggeri su questo treno a recarsi verso questa improbabile destinazione. Lei ci va una volta all’anno per recarsi in visita ai parenti, sebbene questi vivano quasi tutti altrove adesso.
Per quanto mi riguarda, viaggio per scoprire un luogo di cui so che mi innamorerò, anche se non ci sono mai stata prima.
La penisola di Oga è un frammento di terra a forma di ascia che si allunga nel mare del Giappone. Ci sono poche attrazioni e ancor meno infrastrutture per i turisti. Non è una destinazione di viaggio molto comune. Malgrado ciò, Oga è uno dei luoghi più pittoreschi del Giappone, con il suo litorale frastagliato e il suo mare agitato, le sue foreste, i suoi laghi vulcanici, le sue sorgenti termali, i suoi sentieri di montagna deserti che conducono ai santuari.
Come altre regioni spopolate del Giappone rurale non c’è molta gente, e i turisti sono pochissimi. Al posto di quest’ultimi vi è molto vento e un mare infinito. Senza dimenticare le storie, soprattutto i racconti popolari. Sono queste le ragioni per cui ho deciso di venire qui.