Qualche metro più in là, prendiamo a sinistra, proprio davanti al parcheggio, seguiamo una strada stretta e sinuosa che passa sotto la ferrovia. È un tunnel stregato (un passaggio sotterraneo, per l’esattezza) conosciuto con il nome di Obake tonneru (tunnel fantasma), poiché sembrerebbe che appaiano spesso dei fantasmi. Viene detto anche Kubikiri tonneru (tunnel della ghigliottina), poiché in alcuni punti non supera l’1,5 metri, ed è stato scenario anche di alcuni film horror, tra cui Cure di Kurosawa Kiyoshi. Raggiungiamo finalmente la nostra destinazione principale: Sengaku-ji. Si tratta di un grande tempio Zen, uno dei più famosi di Tokyo, celebre soprattutto come il luogo nel quale sono sotterrati i quarantasette ronin (samurai decaduti, senza padrone) che vendicarono la morte del loro signore Asano Naganori, esigendo quella dell’uomo che aveva provocato la sua. All’interno delle mura si scorge la roccia dove il signore fu constretto a suicidarsi; la statua di Ôishi, il padrone ronin, ed il pozzo dove i samurai lavarono la testa di Kira prima di presentarla sulla tomba del loro signore defunto. I ronin avevano tra 16 e 77 anni e le loro tombe sono situate dietro al tempio.
Le persone continuano a emozionarsi per questa storia vera, di coraggio, lealtà e abnegazione. I quarantasette ronin sono diventati eroi popolari e soggetto di più di un film. Ogni anno, il 14 dicembre, giorno della presa della testa di Kira, nel tempio, eccezionalmente aperto sino a notte fonda, si tiene una cerimonia. Molte persone si radunano in questo luogo per scattare delle foto, poiché sembrerebbe che i fantasmi dei samurai appaiano in mezzo all’incenso che brucia sulle loro tombe. Sulla via del ritorno, verso la stazione di Shirogane-Takanawa, ci appare il luogo in cui diciassette dei quarantasette rônin hanno realmente trovato la morte. È difficile non notarlo: vi è una maestosa quercia gialla il cui tronco ha una circonferenza di 8,1 metri.
J. D.