Seniors in prima linea

Il quartiere di Ginza a Tôkyô. / Jérémie Souteyrat per Zoom Giappone

Quali conseguenze ha l’invecchiamento della popolazione sulle abitudini e sui comportamenti di consumo?

Il rapido cambio della struttura demografica in Giappone presenta alcuni risvolti inediti a cui bisognerebbe trovare delle risposte altrettanto rapidamente. L’economia basata sul comportamento dei consumatori seniors, la cosiddetta “silver economy”, già così importante, è destinata a crescere a tal punto che nessuna organizzazione in Giappone, pubblica o privata, potrà ignorarla.
In questo numero abbiamo deciso di soffermarci sul recente successo dei manga che hanno come protagonisti persone di una certa età; una tendenza che trova la sua spiegazione nell’interesse che tale generazione ha per questo tipo di media da più di 60 anni. C’è sia chi è cresciuto leggendo manga anche se poi col passare degli anni i generi preferiti sono cambiati, benché l’amore nei confronti dei fumetti non si sia mai definitivamente spento. Poi c’è chi non è mai stato appassionato di manga, ma viene ora attirato da questo genere particolare, poiché, di fronte all’aumento dei problemi sociali legati all’età, intende saperne di più sulle altre persone anziane con cui condivide le preoccupazioni.
I manga però sono solo uno dei tanti settori economici influenzati dall’invecchiamento della società giapponese. Secondo un recente studio condotto dalla Società Senior Communications il mercato dei seniors in Giappone è caratterizzato dalle seguenti tematiche:

  1. Un tempo di consumazione efficace: gli anziani vogliono approfittare del tempo a loro disposizione senza spendere troppo e tentano di non perdere tempo in attività ordinarie a casa.
  2. Una fase in cui la vita deve essere reinventata: passando dallo status di genitore a quello di marito/moglie sono pronti a lanciarsi in qualcosa di nuovo, come studi o attività culturali.
  3. L’autenticità: le persone di una certa età non danno grande importanza alle apparenze e privilegiano ciò che è concreto ed autentico.
  4. Il legame umano e la comunità: i giapponesi più anziani vogliono creare dei legami con gli altri e partecipare a eventi sociali per conoscere nuovi amici. Vogliono quindi unirsi a dei gruppi che condividano i loro stessi passatempi, tendono a interessarsi alla politica, all’economia e alle attività sociali.
  5. La tranquillità dello spirito: desiderano conservare il loro buon umore, ma sono contemporaneamente preoccupati per il loro futuro stato di salute.
  6. Cambiamento fisico: sperano di apparire dal 10% al 20% più giovani rispetto alla loro età e si sentono offesi se classificati come seniors.
    Se la questione degli anziani, chiamata rôjin mondai in giapponese, è divenuta oggetto di numerosi dibattiti dal 1980, portando gli esperti a interrogarsi sulle conseguenze socio-economiche sulla società giapponese, le organizzazioni pubbliche e private si sono rese conto del fatto che le previsioni economiche non dovevano per forza essere lugubri, se analizzate correttamente e nel loro insieme, per questo molte imprese considerano il mercato emergente dei seniors come un’opportunità unica.