Stampe : Prima visita al museo Hokusai

Aperto al pubblico dall’autunno scorso, il nuovo centro culturale riscuote già un gran successo. Visita guidata.

La realizzazione del nuovo museo tokyoita è stata affidata a Sejima Kazuyo. / Jérémie Souteyrat per Zoom Giappone

Il Sumida Hokusai Museum ha aperto le porte il 22 novembre, in un quartiere popolare di Tokyo. Situato nei pressi della stazione Ryogoku della JR e della metro, a qualche minuto a piedi dallo Stadio nazionale di Sumo (Kokugikan) e del Museo Edo-Tokyo, il Museo Hokusai è stato costruito in un’area tranquilla della capitale, vicino alla dimora natale del celebre artista. Dopo diversi anni di tentennamenti e di esitazioni, il museo, su tre piani e affacciato su un giardinetto pubblico, ha infine visto la luce ed è ora pronto ad accogliere i visitatori venuti da ogni dove per celebrare quest’artista la cui fama ha ampiamente oltrepassato le frontiere dell’arcipelago.
Il progetto è stato affidato a Sejima Kazuyo, lo stesso architetto a cui dobbiamo opere prestigiose quali il Museo di Kanazawa, o il Louvre-Lens (co-realizzato con Nishizawa Ryue), che sono rimaste impresse nell’immaginario del pubblico.
L’edificio del Museo Hokusai non sfugge alla regola. Composto di diversi blocchi dalle forme geometriche ricoperte di pannelli in alluminio, presenta una silhouette bianca, dalle linee pure, che si riflette come uno specchio al sole. Niente lascia immaginare l’architettura interna.
Una volta penetrati all’interno, nell’entrata dai muri immacolati e dal parquet marrone chiaro, si è sorpresi dalla luminosità. L’ingresso è a pian terreno, dove si trovano una sala per le conferenze, una biblioteca e la boutique museale. Il sottosuolo è riservato alle meeting rooms e ai magazzini. La visita comincia invece al terzo piano, con l’esposizione permanente, luogo ludico e pedagogico, che presenta attraverso diverse riproduzioni la vita del maestro e le sue opere principali. In questa sala dalle pareti nere, perfette per valorizzare le stampe, il pavimento è percorso da piccoli fasci di luce, al fine di evocare il corso del fiume Sumida.