Il Monte Aso, selvaggio e imponente

Il cono perfetto del Komezuka, una delle cinque vette del monte Aso. / Alissa Descotes-Toyosaki per Zoom Giappone

LLa strada denominata Aso panorama line si snoda serpeggiante attorno ai pendii dei vulcani ricoperti a perdita d’occhio delle meravigliose piume bianche dei fiori di pampa, fiore tipico argentino che cresce anche qui, nell’est del Giappone, sull’isola di Kyushu, un’immensa regione vulcanica al centro della prefettura di Kumamoto.
“Guardate, ecco il Nakadake”, ci spiega Yui, la nostra guida, indicando un cratere fumante che culmina a 1506 m. La depressione vulcanica del Monte Aso, uno dei più estesi al mondo, conta cinque vette tra cui il Komezuka, un cono perfettamente simmetrico ricoperto di erbe gialle, simili ad un meraviglioso budino al caramello appoggiato sulla sua piana. La strada continua a salire sino all’entrata del parco nazionale Aso-Kuju (Aso Kuju kokuritsu koen) e poi fino al Nakadake, contornato da impressionanti fumi bianchi, il più vecchio (300.000 anni!) e più attivo vulcano nipponico è il solo che possa essere avvicinato nonostante la presenza di gas tossici emessi a diverse temperature durante tutta la giornata. “Le persone affette da asma o altri problemi respiratori sono invitate a non avvicinarsi al bordo del cratere” spiegano gli altoparlanti in diverse lingue. “Le teleferiche che portano al cratere sono spesso fuori servizio” ci spiega la nostra guida, aggiungendo come l’affluenza turistica si sia fortemente ridotta dopo il sisma che ha colpito Kumamoto nell’aprile 2016, causando alcune vittime e importanti danni materiali.