Scoperta : Fabre, una passione giapponese

Sconosciuto in Francia, l’entomologo è uno dei francesi più illustri dell’arcipelago.

Il Museo Fabre degli insetti permette, nello stesso tempo, di conoscere la vita del naturalista francese e di contemplare magnifici esemplari. / Jérémie Souteyrat per Zoom Giappone

Chi è il francese più conosciuto in Giappone? Se lo chiedete ai giapponesi, riceverete probabilmente una risposta inattesa, un nome oggi in Francia pressoché sconosciuto: Jean-Henri Fabre. Tradotta in giapponese per la prima volta nel 1922, l’opera principale di Fabre, Ricordi entomologici, è un autentico oggetto di culto nel Paese.
Nell’arcipelago questa serie di libri dedicati all’analisi minuziosa della vita e delle abitudini degli insetti è ritenuta come un grande classico della letteratura straniera – qualcuno fra i volumi è addirittura utilizzato come manuale scolastico – e il nome di Fabre è con ogni probabilità più conosciuto di quelli di Stendhal o di Zola. I Ricordi entomologici sono d’altra parte spesso il primo contatto dei giapponesi con la cultura francese. Una fama sorprendente per questo entomologo francese del XIX secolo, che non conobbe mai da vivo questo Paese dell’estremo Oriente.
Ma chi è Fabre? E perché i giapponesi dimostrano un tale rispetto verso questa figura?
Nato nel 1823 a Saint Léons, nell’Aveyron, questo figlio di poveri contadini ha trascorso tutta la vita nel sud della Francia, regione che sarà al tempo stesso oggetto degli studi e fonte di ispirazione per il naturalista.
Diventato professore di fisica al liceo di Ajaccio e nominato in seguito in quello di Avignone nel 1853 – vi rimarrà fino al 1871 – ottiene la laurea in scienze naturali nel 1854. È durante quest’epoca che la sua carriera di entomologo ha inizio e che il suo progetto di scrivere libri sugli insetti si definisce. Partecipando a un progetto di apertura all’insegnamento per le donne, Fabre incontra verso il 1860 Stéphane Mallarmé, allora professore d’inglese presso il liceo di Avignone, e soprattutto il filosofo britannico John Stuart Mill, con cui nascerà una profonda amicizia.
Il suo impegno in favore della parità tra uomini e donne scatenò tuttavia la collera del clero e finì per rivoltarsi contro il naturalista. Costretto a lasciare il suo ruolo d’insegnante al liceo di Avignone nel 1871, Fabre si trasferisce a Orange, poi a Sérignan-du-Comtat, nel Vaucluse, dove redige i suoi Ricordi entomologici, imponente opera di 4000 pagine, e numerosi libri destinati all’insegnamento. In quest’epoca estremamente feconda per la sua carriera, comincia un rapporto epistolare con Charles Darwin, autore de L’origine delle specie e lettore del naturalista francese. Ecco perché si ritrova il nome di Fabre, qualificato come “osservatore inimitabile”, nel libro del padre della teoria dell’evoluzione.