Scoperta : Kagura rima con Hiroshima

La sfida tra il bene e il male, tra il guerriero e il mostro. Compagnia Nakagawado Kagura. / Troupe Nakagawado Kagura

Il velo che separa il nostro mondo e il regno dei kami sembra improvvisamente davvero impalpabile.
Questa sera, siamo riuniti qui per una rappresentazione di Kagura, uno spettacolo di danza e di musica che, da mille anni, fa cadere questo velo.
Kagura significa letteralmente “il luogo della divinità”. Le sue origini esatte sono incerte, ma si crede rimontino almeno all’era Heian (794-1185). Molti dicono tuttavia che la sua nascita risalga alle origini mitologiche del Giappone stesso, nel momento fatidico in cui “la dea del sole Amaterasu si è rinchiusa in una grotta rifiutandosi di uscirne. La dea della gioia e del divertimento Ameno-Uzume ha allora danzato davanti all’ingresso della grotta per farla uscire. Questa danza è considerata come la nascita del Kagura”, spiega Masuda Keiji dell’Istituto culturale del Kagura a Hiroshima.
Da questo originale rituale destinato a far rivenire il sole, il Kagura è diventato un mezzo per divertire gli dei e ringraziarli per il raccolto del riso. Ecco perché viene rappresentato tradizionalmente nei santuari scintoisti: secondo lo scintoismo, lì abitano le divinità.
Oggi il Kagura è popolare in numerose regioni del Giappone. Uno dei suoi bastioni di riferimento rimane tuttavia la prefettura di Hiroshima, dove si è imposto durante l’epoca Edo (1603-1867), dopo essere arrivato da Izumo e Iwami, nella vicina prefettura di Shimane. Alla fine di questo periodo, venivano recensite più di 100 compagnie di Kagura nella regione di Hiroshima.
“Diverse rappresentazioni di Kagura sono basate sul Kojiki (Il racconto degli antichi eventi) e sul Nihon Shoki (Annali del Giappone), le due opere storiche giapponesi redatte verso il 720” spiega Shimose Akiho, responsabile dell’ufficio del turismo della città di Akitakata. Le altre storie si ispirano ai rituali agricoli, ai miti, alle leggende e alle opere storiche del periodo Heian (794-1185).
“Recentemente, abbiamo anche delle pièce di Kagura ispirate al teatro kabuki o al teatro no” aggiunge Shimose Akiho.
Tuttavia, a differenza di queste due forme teatrali caratterizzate da un ritmo lento e misurato, il Kagura è un’arte mozzafiato, con mostri spaventosi, draghi, magia e duelli con la spada. Non è sorprendente che si sia imposto come divertimento popolare non solo per i kami, ma anche per i semplici mortali! Mentre il suo successo aumentava, si sono aggiunti nuovi elementi che lo hanno reso ancora più avvincente per il pubblico, come la sincronizzazione perfetta tra la musica e i danzatori, che non faceva parte delle caratteristiche del Kagura tradizionale.
I costumi sontuosi di oggi erano all’origine molto meno appariscenti. Venivano fabbricati con tessuti colorati e ornati di semplici motivi floreali. Oggi, invece, i costumi del Kagura possiedono ricchi ornamenti: magnifiche tigri, dragoni e demoni, ricami con fili d’oro e d’argento. Possono pesare fino a venti chili e costare più di un milione di yen. Delle maschere di mostri spaventosi e dei draghi sputa fuoco lunghi fino a 17 metri, contribuiscono ugualmente allo sfarzo del Kagura. Anche se non riuscirete a comprendere tutta la storia, sarete senza dubbio meravigliati dallo splendore dei costumi.
Nella prefettura di Hiroshima, il Kagura evoca l’autunno e il colore cangiante degli aceri. Le esibizioni nei santuari della regione costituiscono il punto culminante dei festival legati alla raccolta del riso in questa stagione. Tenuto conto della popolarità crescente del Kagura, si può ugualmente assistere alle rappresentazioni lungo tutto l’anno, nelle sale spettacolo e nei centri culturali.