Patrimonio : Nel bene e nel male

A settantacinque anni Sobu Masayoshi, venditore ambulante di ekiben, è una delle leggende della stazione Hitoyoshi. / Gabriel Bernard per Zoom Giappone


A testimonianza di questa evoluzione vi è la costruzione, nel 1916, proprio all’entrata del sito, di un piccolo santuario scintoista. Lo Yama no kami saishi shisetsu (installazione rituale per il Dio della montagna) è stato installato in questo luogo affinché i minatori pregassero per la protezione del sito.
Prima la sicurezza non aveva rappresentato una priorità, soprattutto perché i proprietari della miniera potevano contare su una manodopera numerosa e poco esigente in fatto di remunerazione. Ascoltando le guide che hanno vissuto l’ultima fase dello sfruttamento della miniera locale, si capisce come i minatori siano diventati progressivamente i porta voce della protesta operaia, in particolare dopo la Seconda Guerra Mondiale, e protagonisti dei grandi scioperi del 1959, scoppiati in seguito al licenziamento di massa voluto a seguito di una recessione nel settore del carbone.
Lo ripetono continuamente, così come fa Sobu Masayoshi, venditore di ekiben (lunchbox venduti nelle stazioni), nella stazione di Hitoyoshi, città situata nel sud della prefettura di Kumamoto. A settantacinque anni è uno degli ultimi ad esercitare tale professione e non si fa sfuggire nessun treno in partenza da questa città, che fu una delle principali città ferroviarie del paese. Nel secolo scorso un quarto della popolazione lavorava nelle ferrovie e vi sono molti resti e testimonianze del tempo in cui Hitoyshi era una tappa indispensabile. Sobu, longilineo e sempre sorridente, si ricorda bene dell’epoca in cui le potenti locomotive a vapore facevano risuonare il loro fischio ed era possibile seguirle lungo il fiume Kumagawa grazie al pennacchio di fumo. Rivede quasi l’agitazione che procuravano queste macchine grazie alla messa in funzione della SL Hitoyshi
(www.jrkyushu.co.jp/english/train/sl.html), treno turistico trainato dalla locomotiva 58654 del 1922, tra Kumamoto e Hitoyoshi, due ore e trenta minuti di viaggio indimenticabile nel cuore dei paesaggi montani di Kumamoto, assaporando un ekiben Kurimeshi (riso alle castagne), specialità venduta con amore dal sempre energico Sobu.
Gabriel Bernard