Scoperte : Alla fine della Via della Seta

Ogni anno, a inizio agosto, il cielo di Obama si incendia. / Obama

La storia della città di Obama è appassionante quanto i suoi paesaggi. Quando il clima si fa mite e le imbarcazioni prendono il largo, è possibile raggiungere le superbe scogliere di Sotomo, accessibili da aprile a dicembre. Numerosi alberghi tradizionali propongono escursioni sulle barche dei pescatori per scoprire le numerose specie di pesci che popolano le acque di Obama, nel loro habitat naturale. Al Blue Park è poi possibile imparare a preparare i pesci pescati. Degli specialisti locali assistono il visitatore per aiutarlo nel taglio in sashimi del pesce. Segue quindi una degustazione in buona compagnia.
Sebbene di taglia modesta, Obama possiede un patrimonio culturale davvero importante. La città e i suoi dintorni contano circa 130 templi, per la maggior parte degli autentici gioielli prodigiosamente conservati e arrivati pressoché intatti dalle epoche Heian e Kamakura. Il Myotsuji, giunto a noi dall’epoca Kamakura e registrato come tesoro nazionale, è un tempio di una bellezza rara ed essenziale che si impone sulle alture della città. La pagoda adiacente risale all’ 806. Qui e là sulla struttura di legno si scorgono delle macchie di muschio, testimonianze del tempo trascorso, così care all’estetica giapponese del wabi-sabi, il termine nipponico che definisce la contemplazione dei segni del tempo.
Le statue di Buddha dei templi di Obama sono anch’esse delle meraviglie. È raro osservarne di così antiche e ben conservate nell’arcipelago…
Obama è ugualmente una città rinomata per la qualità del suo artigianato. È qui che viene realizzato l’80% della produzione giapponese di bacchette laccate, le Wakasa nuri-bashi. Se la capitale della lacca rimane Wajima, a nord di Kanazawa, quella di Wakasa è altrettanto notevole e vanta una storia di più di quattro secoli. La tecnica consiste nello smerigliare la lacca con l’aiuto di una pietra o di carbone, per mettere in rilievo i motivi di conchiglie e di gusci d’uovo. A volte vengono utilizzate foglie d’oro, trasformando così le bacchette in autentici capolavori di oreficeria.
“Per realizzare certi oggetti di lacca possono essere necessari da otto mesi a un anno”, spiega il maestro Aoto Hideo. “La base degli oggetti è sempre il legno grezzo. La lacca si applica in forma liquida. Per i motivi si utilizzano svariate cose: oro, gusci d’uovo, aghi di pino, ecc. In tutto, ci sono 24 fasi da rispettare”. Diversi atelier propongono ai turisti di realizzare le proprie bacchette laccate sotto l’occhio vigile di un maestro. Un’esperienza unica che rivela subito la difficoltà dell’opera.